
La leptospirosi è una malattia infettiva molto contagiosa causata da un batterio chiamato leptospira.
Questi batteri si ritrovano principalmente nelle zone rurali con terreni umidi e presenza di acqua stagnante ma è possibile che sopravvivano anche in ambienti urbani, in pozzanghere e aree incolte, prevalentemente con clima caldo-umido.
Come si contrae la leptospirosi?
Alcuni animali possono essere dei vettori della malattia: topi, ratti, scoiattoli e altri piccoli animali selvatici, ospitano il batterio all’interno del proprio organismo, in particolare nei reni e nell’apparato urinario. Quando un cane o un gatto entra in contatto diretto con le urine o altre parti di questi animali può infettarsi e contrarre la malattia. Se il batterio è presente nei ristagni d’acqua, per il contagio sarà sufficiente che il nostro pet se ne abbeveri. Per questo i cani da caccia o che praticano attività all’aperto, sono considerati particolarmente a rischio.
Poiché le leptospire sopravvivono a una temperatura compresa tra lo 0 e i 20 gradi, l’autunno e la primavera sono i periodi più pericolosi per contrarre questa malattia.
Dobbiamo fare molta attenzione perché la leptospirosi può essere trasmessa anche all’uomo.
Quali sono i rischi della leptospirosi?
Dopo un breve periodo di incubazione cominciano a comparire i primi sintomi, come febbre, abbattimento, vomito, diarrea, inappetenza e perdita di peso, per poi arrivare a sintomi più gravi ed evidenti come sangue nelle urine, disidratazione, difficoltà respiratorie e grave insufficienza epatica e renale.
Non sempre è facile diagnosticare celermente la malattia perché i primi sintomi possono essere correlati con diverse patologie di minore entità e spesso purtroppo quando si arriva a una diagnosi certa, per il nostro pet può essere già tardi. La leptospirosi, infatti, se non riconosciuta in tempo, è fatale nella maggior parte dei casi.
Come si può prevenire la malattia?
Considerata la pericolosità della leptospirosi, la miglior cura è la prevenzione! La vaccinazione è al momento l’unica via per prevenire questa grave malattia. Il ciclo vaccinale prevede due somministrazioni a distanza di circa 21 giorni, seguiti da richiami annuali con una tolleranza massima di 14 mesi, oltre i quali il protocollo andrà ricominciato dall’inizio.
Vaccinare correttamente i nostri cani per la leptospirosi è un dovere civico nonché l’unico modo per proteggere loro, noi stessi ed i nostri cari.