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La terza palpebra nei pet di casa

La nittitante o terza palpebra è una membrana protettiva dell’occhio, molto sviluppata nei carnivori domestici. E’ costituita da tessuto congiuntivale sul lato esterno ed interno, ed è sostenuta da una cartilagine a forma di T. Inoltre sulla faccia (ovvero la parte) interna è caratterizzata da follicoli linfatici che hanno un ruolo immunitario, oltre ad una ghiandola lacrimale accessoria che produce il 40% della fase acquosa del liquido lacrimale. Normalmente questa ghiandola è nascosta, può però prolassare in maniera patologica. Questa membrana si intravede appena in condizioni normali. 

Perché compare la terza palpebra? 

La procidenza (ossia l’esposizione della terza palpebra) può essere di origine meccanica, nel caso di atrofia dei tessuti posteriori o limitrofi al globo oculare, disidratazione, enoftalmia (globo oculare retratto), microftalmia (globo di dimensioni ridotte), tumori o processi infiammatori  che interessano i tessuti posteriori all’occhio; di origine neurologica: quando sono in atto patologie dei nervi cranici, tetano o atrofia dei muscoli masticatori, sindrome di Horner, disautonomia o procidenza idiopatica (in caso di infiammazioni gastroenteriche).

I processi infiammatori della terza palpebra

I processi infiammatori che possono interessare la terza palpebra sono caratterizzati dalla congiuntivite follicolare, infiltrazione linfo-plasmocitaria, episclerite nodulare granulomatosa e fascite nodulare (molto rara). La  congiuntivite follicolare è una patologia tipica dei pazienti giovani, si tratta infatti di una reazione di difesa in risposta a una infiammazione cronica di origine infettiva o allergica, si presenta con lacrimazione e rossore oculare e si tratta con terapia medica.

L’infiltrazione linfo-plasmocitaria si evidenzia con un ispessimento del bordo della terza palpebra che spesso appare depigmentata (biancastra) ed è tipica dei Pastori Tedeschi; può interessare altri pastori ma è descritta anche nel Dobermann e nello Springer Spaniel.

L’episclerite nodulare granulomatosa si può manifestare con degli ispessimenti multipli della nittitante ed è diffusa nei cani Collie.

La fascite nodulare si presenta con noduli e la terapia è esclusivamente chirurgica. Tra le patologie più frequenti della membrana nittitante si annoverano:

1) la lussazione della cartilagine a T di sostegno, tipica dei San Bernardo, Labrador e Terranova, la cui risoluzione è esclusivamente chirurgica.

2) il prolasso della ghiandola lacrimale, diffusa nei cani giovani di razza Bouledogue, Boston, Cocker, Beagle, Pechinese, Basset Hound, anche in questo caso la terapia è chirurgica. 3) i tumori della nittitante descritti nel cane sono rappresentati dal melanoma, adenocarcinoma, epitelioma, emangioma/sarcoma, mastocitoma, linfosarcoma e papilloma. Per quanto concerne il gatto dal fibrosarcoma, linfosarcoma, adenocarcinoma, epitelioma e melanoma. In conclusione la membrana nittitante ha un ruolo protettivo fondamentale per il globo oculare, interviene nella produzione delle lacrime, svolge funzioni immunitarie e può indicare malessere e/o patologie di carattere generale.

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