
Può capitare, durante il percorso di vita con il nostro pet, di trovarsi di fronte a condizioni cliniche dirompenti, causa di grande preoccupazione.
Sebbene non sia compito del proprietario quello di diagnosticare il problema medico, è utile imparare ad interpretare i sintomi distinguendo una condizione d’emergenza da una urgente.
Emergenza ed urgenza sono due concetti strettamente legati ma con significati distinti nell’ambito della gestione delle situazioni critiche o pericolose.
L’emergenza si riferisce a una situazione imprevista e critica che richiede un’azione tempestiva ed immediata per prevenire danni gravi o irreparabili.
Consideriamo ad esempio un problema respiratorio: un animale che manifesta una improvvisa difficoltà respiratoria è sempre una emergenza.
La risposta del proprietario sarà dunque quella di condurre immediatamente l’animale presso il primo pronto soccorso disponibile, dove sarà accettato come codice rosso con priorità assoluta.
L’urgenza, d’altra parte, è una situazione che richiede un’azione rapida ma non necessariamente riguarda un evento critico.
Consideriamo, anche in questo caso, un esempio riguardante un problema respiratorio: un paziente affetto da tosse, seppur di entità grave, non necessita di un intervento immediato se tra un evento tussigeno e l’altro, la respirazione rimane normale.
In questo caso si parlerà dunque di urgenza nella valutazione ma non di emergenza, poiché il problema richiede attenzione nel minor tempo possibile, ma non è immediatamente pericoloso.
L’urgenza implica dunque una prontezza nell’agire ma generalmente non coinvolge un pericolo imminente.
In questo contesto, è importante comprendere quali siano le reali condizioni di emergenza, così da non perdere minuti preziosi e sebbene tale distinguo possa essere complesso per una persona “non addetta ai lavori”, possiamo considerare alcune condizioni come assolutamente prioritarie.
Continua nella parte 2