
Spesso sentiamo parlare della processionaria e del rischio per i nostri animali, ma perché è tanto temuta?
La processionaria altri non è che la forma larvale di una innocua e comune falena notturna, comunemente osservabile nelle sere d’estate. Tuttavia se la falena adulta non costituisce un pericolo, lo stesso non si può dire del suo bruco, questo è infatti ricoperto di peli urticanti che bruciano, per la presenza di molecole tossiche sviluppatesi per difendersi dai predatori. Il periodo più rischioso è essenzialmente la stagione primaverile. In questo periodo le larve abbandonano il proprio nido sui rami degli alberi(in particolare pini), spostandosi al suolo, dove si muovono in fila indiana, muovendosi come in una processione (da qui il nome).
Durante gli spostamenti al suolo avvengono gli incontri con gli animali domestici: quelli più a rischio sono i cani, che incuriositi dalla lunga fila in movimento, si avvicinano per annusarla. Meno comune, ma possibile, è un contatto con gatti ed altri animali domestici. Una volta avvenuto il contatto con le mucose dell’animale, seguirà una grave risposta infiammatoria con rossore e gonfiore della parte interessata, che in molti casi può evolversi in una necrosi della parte. Il pericolo maggiore è dato dal contatto con le vie respiratorie, per il rischio di soffocamento. Oltre all’azione urticante diretta, si possono manifestare delle vere e proprie reazioni allergiche.
Come prevenire un incontro con le processionarie?
Anche se un incontro accidentale non è proprio prevedibile, questi animali si trovano sugli alberi di pino. Si può dunque evitare di portare il cane in pinete ed aree con alta presenza di conifere nel periodo che va da marzo a maggio.
Cosa fare in caso di contatto?
E’ fondamentale lavare abbondantemente le mucose colpite con acqua corrente, decontaminando la parte interessata. Subito dopo sarà bene recarsi con urgenza nel primo pronto soccorso veterinario.