
L’esame ecografico è una metodica diagnostica che si basa sull’uso degli ultrasuoni per indagare organi e tessuti; è pertanto altamente sicura, non invasiva e non dolorosa. A differenza delle altre tecniche come la radiologia, TAC e Risonanza Magnetica che acquisiscono immagini che possono essere studiate successivamente, l’ecografia ha grande valore diagnostico in tempo reale ed è strettamente operatore-dipendente. Proprio per questo l’esame ecografico, nonostante si basi su immagini e video, non può essere letto per una diagnosi a posteriori.
L’ecografia è un servizio essenziale nella diagnostica per immagini veterinaria ed è di fondamentale supporto per diverse discipline come la medicina interna, la riproduzione, la cardiologia e l’ortopedia. Meno conosciute, ma non meno importanti sono le applicazioni in medicina interventistica, anestesia regionale e medicina d’urgenza.
Come preparo il mio pet ad un’ecografia?
Per quanto riguarda le modalità di svolgimento dell’esame e la preparazione del paziente, ci sono delle semplici regole che – se seguite – migliorano la qualità dell’esame:
• il pet deve essere a digiuno da almeno 8 ore. Questo permetterà un’adeguata valutazione dell’apparato gastroenterico e delle strutture limitrofe. Può invece bere acqua senza limitazioni;
• la vescica dovrà essere piena: dunque è meglio evitare che l’animale urini i nelle tre ore che precedono l’esame.
• per una buona qualità delle immagini la zona sottoposta ad ecografia dovrà essere tosata (tricotomia).
• Per fare un’ecografia non sarà necessaria anestesia o sedazione, a meno che l’animale non sia poco collaborativo o in uno stato di agitazione tale da rendere difficoltosa l’indagine.
La durata dell’esame è variabile in relazione agli apparati da studiare ed alle dimensioni e complicanze del paziente: tuttavia un’ecografia può durare dai 30 ad un massimo di 60 minuti.